Notizia del: 14-12-2005

Oggetto: Approvata la Legge che istituisce la funzione di coordinamento


Ci siamo! il nostro impegno e la nostra costanza sono stati premiati. Da circa un quinquennio, siamo stati in prima linea su vari fronti, da quello politico a quello sindacale e nonostante i tentativi messi atto da parte di chi ha remato contro, alla fine ci siamo. Il via libera da parte della Camera ci riempie di gioia, considerato l'impegno e le energie profuse  in questi anni affinché il coordinamento infermieristico non risultasse merce di scambio e i professionisti coordinatori avessero come bagaglio culturale una formazione specifica, oggi effettuata con un percorso post laurea attraverso il conseguimento del Master in Management. E' rilevante il contenuto del dispositivo nella parte in cui è prevista la possibilità di accedere alla funzione di coordinamento oltre che con il possesso del Master anche con il Certificato di  AFD, rendendo in tal modo giustizia a quei colleghi che hanno fatto tanti sacrifici per conseguire il diploma di Caposala. Questo provvedimento rappresenta un successo per per tutte le professioni infermieristiche e sanitarie, perchè completa il percorso intrapreso con le ultime leggi di riforma della professione,dall'istituzione del profilo, alla Legge 42/99; la Legge 251/2000 e la formazione in ambito universitario. La professione infermieristica viene suddivisa in tre livelli, che corrispondono ai rispettivi titoli universitari rispetto alle funzioni da esercitare:

i laureati ( o titolo equipollente);

i coordinatori in possesso del master ( o diploma AFD ) e infermieri specialisti con master specialistico.

infermieri dirigenti con incarichi direttivi e laurea magistrale.

E' altresì prevista la possibilità di accedere alla dirigenza anche per i coordinatori con modalità che saranno chiarite con successivi decreti attuativi ed in sede di contrattazione nazionale. Da questo momento i soggetti aventi titolo a stipulare i contratti di lavoro nazionali dovranno tener conto dell'alta formazione richiesta per diventare coordinatori con il conseguente riconoscimento economico. Apprezziamo altresì gli articoli che prevedono la trasformazione dei collegi in ordini professionali, consapevoli che tale previsione rappresenti un altro grande passo in avanti per la crescita di tutte le 22 professioni sanitarie.